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Simone Loria

Simone Loria, classe 1976, è uno degli ultimi prodotti del vivaio vanchigliese consegnati al calcio professionistico. 


A differenza di tutti quelli che lo hanno preceduto (ad eccezione del canavesano Paolo Di Sarno), Simone non cresce nel Borgo Vanchiglietta, ma proviene dal quartiere Barriera di Milano.


Popoli e Rizzo, talent scout improvvisati, non esitavano in quegli anni a spingersi ben oltre i confini del Bórgh dël fum per reclutare risorse per la società ancora in piena convalescenza dopo la morte di Gaspare Tallia.

Simone Loria

I Giovanissimi Campioni Piemontesi con Simone Loria (al centro in piedi) grande protagonista.
In piedi da sinistra: Mele, Pergolizzi, Bartucci, Donnadio, Loria, Rao, Gorgoglione, Gendusa, Graziani. Accosciati: Petrilli, Bodrero, Gallo, Spadafora, Ferrante, Vasciavea, Sorba.

BIOGRAFIA

L’inizio nel Vanchiglia

Simone Loria arriva al Vanchiglia a metà degli anni Ottanta, ma i suoi primi anni sono tutt’altro che avvincenti: il giovane Loria cresce il doppio rispetto ai suoi compagni, ma la sua prestanza fisica paradossalmente lo penalizza anziché avvantaggiarlo. È un’età ancora troppo acerba, in cui la differenza si misura con la tecnica e l’agilità, più che con la potenza.

Tuttavia, passano solo pochi anni ed il talento di Simone non tarda ad emergere in tutta la sua evidenza.
Diventa il punto di riferimento della squadra, il giocatore totale, che sembra essere ovunque tanto corre e si danna l’anima, l’appiglio cui aggrapparsi quando le cose non si mettono bene.
Simone impressiona tutti, perché nelle sue corde ha una qualità sconosciuta ai più: la ferma volontà di arrivare, la determinazione e la tenacia, sempre sorrette dalla passione sfrenata per il gioco del calcio.

Saranno le stagioni giocate nei Giovanissimi e nei Mini Allievi a consacrarlo.
Loria guida la squadra allenata da Carpiceci fino alla finalissima della Coppa Piemonte contro la favorita Sisport, ribaltando tutti i pronostici e segnando un gol che in tanti ancora ricordano per la sua straordinaria bellezza (conclusione al volo che si insacca all’incrocio dei pali).

Debutto e carriera fra i professionisti

Nell’estate del 1922 arriva la sua grande occasione.
La Juve del Responsabile del Settore Giovanile Beppe Furino lo acquista e Simone Loria può iniziare la sua avventura tra i professionisti.

Gli anni in bianconero sono all’insegna delle rinunce: Simone fa già la vita da calciatore, esce poco e quando lo fa rincasa presto, si allena con una costanza da stacanovista. Dopo aver quasi esordito in Prima Squadra con Lippi, nella stagione 1996/1997 viene girato all’Olbia, dove inizia il suo lungo e travagliato cammino prima di approdare in Serie A.

Prima due anni non semplici nella Battipagliese, poi la stagione in forza alla Nocerina. Infine, l’approdo a Lecco prima di sbarcare in Sardegna con la maglia del Cagliari, dove colleziona 87 presenze e segna 11 gol.
Si avvera il sogno di Simone, che diventa un giocatore in Serie A ed uno dei difensori più appetibili in chiave mercato: dopo tre stagioni passa all’Atalanta (67 gettoni e 11 marcature) e poi al Siena (ancora 5 gol su un totale di 35 gare giocate).

Nel 2008-09 ad assicurarsi le sue prestazioni è la Roma.
La sua permanenza nella Capitale gli permetterà di esordire in Champions League, prima affrontando il Cluj nel girone di qualificazione e poi l’Arsenal all’Emirates Stadium.

Chiude la carriera prima con il Torino in Serie B (sfiorando la promozione in serie A) e poi con la maglia del Bologna nella massima serie, dove contribuisce ad ottenere la salvezza.

Appese le scarpette al chiodo, Simone accetterà ancora l’invito del Cuneo nel gennaio del 2013 (8 presenze in tutto): a fine carriera, sono 18 le stagioni vissute da calciatore professionista, con 423 presenze e 43 gol realizzati.

La Scuola Calcio

Oggi Simone Loria è tornato alle origini, a quel quartiere che lo ha visto nascere da genitori calabresi emigrati da San Giovanni in Fiore.

In Barriera, precisamente in via Mercadante, ha fondato una Scuola Calcio per dare la possibilità a tutti i bambini di inseguire quel sogno che lui è riuscito a realizzare, dimostrando che quando credi davvero in qualcosa niente e nessuno può fermarti.