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Carlo Cornacchia

Carlo Cornacchia, ex difensore, allenatore e dirigente sportivo, nasce e cresce nel Torino, dove si fa notare per grinta e reattività. Dopo una fortunata carriera nelle serie minori, debutta in Serie A indossando per due stagioni la maglia del Cagliari.
 

Carlo Cornacchia

Carlo Cornacchia con la maglia del Cagliari.

BIOGRAFIA

La carriera calcistica

Quasi impercettibile il passaggio di Carlo Cornacchia sui campi di Lungo Dora Pietro Colletta, 177.
È poco più di un ragazzino quando – insieme al fratello Tony – si reca al campo per effettuare l’ormai classico provino. Sono poche le sedute a cui partecipa, perché Dalla Riva intuisce subito che le doti tecniche e la determinazione di quel bambino – nato il 4 maggio del 1965 – celano solo in parte un possibile futuro da calciatore.
Sarà proprio il Dalla a portare il giovanissimo Cornacchia al leggendario “Filadelfia”.

Per i responsabili del Settore Giovanile granata non vi è alcun dubbio: Carlo Cornacchia è già un difensore aggressivo, puntuale e rapido e sarà un nuovo giocatore del Torino. Resterà in squadra fino alla Primavera, pur senza esordire mai in Prima Squadra.

Segue, poi, la gavetta nelle serie minori con Campania, Prato e Reggiana, prima dell’approdo al Cagliari, con cui conquisterà la Serie A tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta. Dalla Sardegna a Bergamo il passo è breve. Con la maglia dell’Atalanta, il 12 aprile del 1992, segna tre gol in quattordici minuti e tutti di testa.

Queste le sue parole riferite al Vanchiglia: «Nella mia breve esperienza al Vanchiglia ho conosciuto uno dei pochi mentori del calcio, che ha forgiato il mio carattere e instillato la passione per il calcio, sto parlando del signor Dalla Riva. Attualmente vivo in USA a Denver, in Colorado, dove sono il direttore tecnico degli allenatori dei Colorado Rush. Ho appena finito di scrivere un libro sul calcio in cui c’è molto dei miei “inizi” sulle strade del borgo Vanchiglia. Nel capitolo iniziale, faccio giusto riferimento al signor Dalla Riva e alla sua straordinaria abilità di forgiare i giovani calciatori».